Bandiera di Bulgaria

Quando la Bulgaria fu staccata dalla Turchia come principato a seguito della guerra russo-turca (1877-1878), e dopo il Trattato di pace di S. Stefano (03.03.1878) sorse come Grande Bulgaria, fu liberata in parziale indipendenza come Stato vassallo turco dopo il Trattato di Berlino (13.07.1878), anche se con un territorio ridotto di circa il 60% della sua superficie.

Dopo il 1848, molti popoli slavi scelsero bandiere con i colori bianco, blu e rosso, perché vedevano nella Russia un modello, essendo i russi l'unica nazione slava libera. Tutti gli altri popoli slavi vivevano sotto il dominio austriaco, turco o addirittura tedesco. La tendenza politica che cerca di unire tutti gli Slavi in un'unica nazione sotto i colori bianco, blu e rosso è chiamata panslavismo, e i colori bianco, blu e rosso sono quindi chiamati colori panslavi.

I bulgari dovettero la loro libertà ai russi e introdussero una bandiera simile a quella russa, ma la striscia blu fu sostituita da una verde. Tuttavia, i colori bianco, verde e rosso erano utilizzati in modo non ufficiale dal 1862, prima del 1877/78. Il bianco rappresenta la libertà e la pace, il verde le foreste e l'agricoltura, il rosso il sangue versato per raggiungere la libertà.

Il leone bulgaro dorato su sfondo rosso è il simbolo tradizionale della Bulgaria. È stato utilizzato anche sulla bandiera nazionale dal 1947, ma su sfondo blu, accompagnato dall'araldica comunista. Nel 1990 è stato nuovamente rimosso dalla bandiera nazionale e compare invece, al posto della stella rossa comunista, sulla bandiera navale. Nel 1997 è stato adottato un nuovo stemma. Lo scudo è rosso, con il leone bulgaro dorato. Lo scudo reca una corona ed è sostenuto da due leoni in piedi su rami di quercia. In basso è presente una fascia di scritte nei colori nazionali con l'iscrizione: "Svedinenieto pravi Silata" => "Unità attraverso la forza".

Tre strisce orizzontali uguali (bianco, verde, rosso).

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